MONTEPAONE -
Via ad un progetto nato per l'utilizzo di 10 lavoratori iscritti alle
liste di mobilità che percepiscono la relativa indennità, da impiegare
per servizi socialmente utili. A Montepaone si torna dunque ad
affrontare il problema del sociale con un'iniziativa che si aggiunge a
quelle realizzate in passato. Lo scopo è di impiegare le risorse umane e
le professionalità del territorio sfruttando le possibilità messe a
disposizione dalle norme di legge come spiega lo stesso primo cittadino
Franco Froio.
«L'idea è di far incontrare due
mondi nell'obiettivo di essere utile al prossimo. Per quanto ci è
consentito dalla legge possiamo impiegare cinque lavoratori nella
categoria "A" cioè di operatori, ausiliari, e operai generici, e cinque
lavoratori nella categoria "B" e "C" con la qualifica di istruttori».
I
nominativi dei lavoratori saranno definiti con un provvedimento in base
all'esito dei colloqui verbali ai quali saranno sottoposti i candidati
avviati all'Ufficio circoscrizionale del lavoro. Il progetto avrà una
durata di sei mesi ma ci sarà facoltà di proroga e ai lavoratori verrà
garantita la copertura assicurativa contro gli infortuni e le malattie
professionali. La spesa presunta per la copertura assicurativa verrà
imputata dal responsabile dell'area Amministrativa nell'apposito
intervento di spesa del bilancio 2011, in relazione all'effettivo
personale assegnato.
Il progetto continua il
lavoro già avviato in passato con l'assistenza domiciliare e gli assegni
alle famiglie svantaggiate confermando l'impegno di un paese sempre
vicino alle persone in difficoltà. Gli amministratori promettono che
questo sarà solo il primo dei diversi progetti pensati per lo sviluppo
del paese. Dopo l'estate appena trascorsa, infatti, assessori e
consiglieri si sono più volte incontrati per pianificare l'attuazione
dei punti programmatici presentati in campagna elettorale. Pare che tra i
primi obiettivi ci sia quello di realizzare una strategia turistica
efficace per la quale gli amministratori pare siano già fattivamente al
lavoro. Non resta allora che attendere le prime novità.
Articolo di Sabrina Amoroso da Gazzetta del Sud
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